Tutta la verità sull’omicidio della transessuale Hande Kader

Hande Kader, una donna transgender di 22 anni, è stata uccisa il 13 Agosto nella città di Istanbul. In Turchia le violenze contro le persone omosessuali sono in crescita da tempo e non adeguatamente combattute

Il 13 agosto a Istanbul la donna trans Hande Kader è stata rapita, stuprata, massacrata e bruciata. Anche il rifugiato omosessuale siriano Muhammed Wisam è stato rapito ad Istanbul. Anche lui è stato stuprato, è stato massacrato e infine decapitato. Formalmente l’omosessualità non è illegale in Turchia, ma gli attivisti LGBT sostengono che nel paese ci sono ancora moltissime discriminazioni, aggravate dalla crescente “islamizzazionedelle leggi e della cultura portata avanti dal governo del presidente Erdogan. Kader aveva partecipato alla manifestazione del 2015 e in quell’occasione era stata fermata dalla polizia. Una sua foto mentre viene portata via in lacrime da alcuni agenti di polizia è diventata una delle immagini simbolo delle proteste di questi giorni, ed è stata condivisa migliaia di volte sui social network del paese.

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Lo scorso giugno gli attivisti LBGT hanno tentato due volte di manifestare, nonostante il divieto imposto dalla polizia, ma in entrambe le occasione la polizia è intervenuta per disperdere i partecipanti. Durante la manifestazione di domenica non ci sono stati arresti, ma la polizia era comunque schierata a poca distanza dal luogo del raduno, con scudi, manganelli e idranti. La 22enne sex worker era stata vista per l’ultima volta salire sull’auto di un cliente nella notte di lunedì 8 agosto, per poi sparire nel nulla. Non ricevendo più sue notizie, il coinquilino ed amico Davut ha iniziato a cercarla con insistenza, accorrendo anche ai locali ospedali nel timore che le fosse successo qualcosa. Così la ricorda l’amico: “Hande era la persona più dolce del mondo. Era sempre molto calma, ma anche iperattiva. Non era mai mancata alle marce in favore dei diritti LGBT, ha portato avanti una causa che lei ha creduto giusta fino alla fine“.

Photo Credits: Twitter

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