Modella pakistana uccisa dal fratello: “Lʼho drogata e poi strangolata perché non rispettava le tradizioni”

Lʼuomo, fratello della ragazza, Kim Kardashian pakistana, ha raccontato agli inquirenti di aver compiuto lʼomicidio “per difendere lʼonore della famiglia”.

È successo in Pakistan: una donna si è spenta, uccisa per rivendicare la libertà di esprimere se stessa. Qandeel Baloch, modella pachistana di 26 anni, è morta per mano di suo fratello. L’omicidio della ragazza, molto nota nei social network per le sue prese di posizione provocatorie, è avvenuto nella casa dei genitori a Multan City (Pakistan centrale) ed è stato confermato dal commissario di polizia Azhar Akram che ha evocato il «delitto d’onore». In un rapporto sull’omicidio, gli inquirenti hanno sostenuto che «sul suo corpo non vi sono ferite, ma i segni rilevati sul collo indicherebbero una morte per strangolamento». Il fratello, identificato dalla tv DawnNews come Wasim di 30 anni, l’aveva ripetutamente minacciata per le foto da lei pubblicate nella sua pagina Facebook e poi alla fine ha confessato: “Lʼho drogata e poi strangolata perché non rispettava le tradizioni”.

La modella era diventata famosa in Pakistan per i suoi selfie piuttosto controversi. La fama era arrivata nel 2014 dopo aver postato sul web un video, in cui, ballando in maniera sensuale e guardando nella telecamera chiedeva provocatoriamente: «Cosa stai cercando?». Da allora la temperatura dei video si era alzata e le sue prese di posizioni anticonformiste avevano infastidito i suoi connazionali più conservatori. Aveva chiesto l’aiuto della polizia perchè si sentiva minacciata e sola ma nessuno le era venuto in soccorso. Poi il tragico evento, per mano del fratello.

Alla notizia della sua uccisione il popolo del web di è diviso: «Qualcuno doveva farlo – scrive un utente su Twitter -, era una donna senza vergogna». Di diverso avviso i suoi fan: «Riposa in pace Qandeel Baloch – scrive l’utente Zaair Hussain-. Ci hai fatto ridere e ci hai fatto applaudire … Credo che la storia ti ricorderà come una provocatrice, un personaggio più grande della vita stessa. Proprio quello che volevi essere». Una vita distrutta per un onore che alla fine si è sgretolato tra le dita. Una tragedia che non insegnerà niente a nessuno e che lascia solo l’amarezza di una donna che non è stata difesa. La storia di un essere umano, senza sesso né nazionalità che ha perso la vita per difendere la libertà di essere se stesso.

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Photo Credits: Facebook

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