Virginia Raggi, le sfide e le rivoluzioni della nuova sindaca di Roma

Giovedì, Virginia Raggi inizierà il suo lavoro come sindaco di Roma. Tante sfide da affrontare per lei e per il Movimento 5 Stelle

Oggi è il giorno di Virginia Raggi e della sua proclamazione come sindaco di Roma. Giovedì la sindaca 5 Stelle di Roma inizierà il suo lavoro nella capitale e la rivoluzione che ha promesso. È la prima donna a salire in Campidoglio e anche la più giovane, questa di per se è già una prima rivoluzione, ma per la Raggi affrontare i tanti problemi della capitale sarà una vera e propria sfida.

LE SFIDE DI VIRGINIA RAGGI

Il primo grande ostacolo da superare sono gli sprechi della capitale, 1,2 miliardi l’anno. La Raggi sarà affiancata dalla giunta che in queste ore sta per essere completata. Figura fondamentale sarà l’assessore al Bilancio che si occuperà dell’audit, la verifica sul debito di Roma. “Una cosa che non è mai stata fatta“, ha sottolineato Raggi. Nel frattempo in Campidoglio sono state arrestate diverse persone per tangenti sui campi rom, (LEGGI ANCHE CORRUZIONE A ROMA: ARRESTATI ALCUNU DIPENDENTI DEL COMUNE DI ROMA)

 

I PRIMI NOMI DELLA GIUNTA

L’amministrazione 5 Stelle conta di insediarsi con la giunta al completo. Oggi Virginia Raggi ha avuto una riunione alla Camera con il direttorio M5S. Oltre ai quattro assessori già noti, Paolo Berdini (Urbanistica), Luca Bergamo (Cultura), Paola Muraro (Ambiente) e Andrea Lo Cicero (Sport), si punta ad Antonio Blandini per le partecipate. Con un incarico a tempo per sfoltirle, da 80 che sono. Blandini insegna diritto commerciale all’Università Luiss a Roma e alla Federico II a Napoli. Di recente è stato commissario liquidatore della Vecchia Carife (Cassa di risparmio di Ferrara). Per l’assessorato ai Trasporti il nome è quello di Cristina Pronello del Politecnico di Torino. Al Bilancio ancora favorito Marcello Minenna, dirigente Consob avverso al presidente Giuseppe Vegas.

Virginia Raggi

Nel IX Municipio intanto un attivista M5s chiede agli amici di Fb di mandargli il curriculum per i mini-assessorati. Una leggerezza che ha causato malumori del Movimento e ironie da parte del Pd. L’attivista si è poi scusato e ha ammesso di aver agito con superficialità.

Photo Credits: Twitter

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