Mohamed Abrini confessa: è lui l’uomo con il cappello

Mohamed Abrini il sospettato per le stragi di Parigi catturato ieri a Bruxelles, ha confessato d’essere lui l’uomo con il cappello immortalato dalle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto.

Ieri è comparso davanti ai giudici per le indagini preliminari, Mohamed Abrini accusato d’essere il complice di Salah Abdeslam negli attentati terroristi di Parigi del 13 novembre e in quelli di Bruxelles del 22 marzo. Ha confessato d’essere il misterioso uomo con il cappello ripreso dalle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto. La caccia all’uomo era iniziata proprio da questo video, dove si vede Abrini camminare accanto ai due kamikaze, pochi minuti prima delle terribili esplosioni. Dopo lo scoppio delle bombe, il terrorista si è allontanato con calma, mentre intorno a lui regnava il caos e si è dileguato.

Immediatamente la polizia di è messa sulle sue tracce, ma Abrini è riuscito a nascondersi fino a ieri, quando in un blitz è stato catturato. Sarebbe stato lui a bordo della Ranault Clio a Parigi a trasportare i terroristi della strage del Bataclan. Insieme a Abrini sono stati arrestati altri sei uomini accusati di associazione terroristica. Tra cui Naim Al Hamed, meglio conosciuto come Osama Krayen, di nazionalità svedese era ricercato anche per aver postato su facebook delle fotografie relative alla Siria, un selfie con un arma da fuoco e altri scatti di propaganda terrorista.

Intanto a Bruxelles è in corso una vasta operazione di polizia nel quartiere di Etterbeek non molto distante dalle istituzioni europee. Qui ci sono 50 agenti, tra cui tiratori scelti, cecchini e artificieri. Una zona del quartiere è stata fatta evacuare per permettere ai cittadini di restare al sicuro durante le operazioni.

Photo credits: Facebook

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