L’Italia è pronta a combattere l’Isis

Dopo la tragica morte in Libia di Salvatore Failla e Fausto Piano, due dei quattro uomini italiani rapiti dall’Isis, l’Italia prende una forte decisione e si prepara a guidare la missione contro l’Isis con 5 mila uomini.

L’ambasciatore americano John R. Phillips a Roma, suggerisce alll’Italia di intervenire sull’area con circa cinquemila militari pronti a combattere l‘Isis. Secondo il suo parere a causa della mancanza di un governo sicuro e stabile, la Libia è diventata un terreno fertile per i terroristi.

Secondo il diplomatico, come primo intervento occorrerebbe rendere Tripoli un luogo sicuro, in maniera che l’Isis non sia più libero di agire. Inoltre in un’intervista al Corriere della Sera, spiega che non potendo forzare un accordo, si va verso un governo di unità nazionale che, sulla base della risoluzione dell‘Onu, potrà domandare al nostro Paese e ad altri Paesi di arrivare a Tripoli per poter creare delle isole di stabilità e poter progredire da quest’ultime. La Libia deve essere la maggiore priorità per l’Italia e per questo l’importante in questo momento è prendere la guida dell’azione internazionale.

L'Italia è pronta a combattere l'Isis

L’azione di intervento, potrebbe realizzarsi anche in tempi brevissimi, come ad esempio dieci giorni, giusto il tempo di poter avviare la prima fase dell’operazione, stabilendo una sorta di ponte in Africa con un primo contingente che in seguito possa prendere il controllo di un aeroporto. I piani d’intervento, erano già sui tavoli dei nostri generali da mesi, ma in seguito agli ultimi accadimenti della settimana scorsa però, come riporta la Repubblica, si è deciso di procedere a  la “predisposizione” del contingente dopo la riunione del Consiglio supremo di Difesa al Quirinale. A capo dell’operazione ci sarà il comando mobile della divisione Aqui, il quale avrà il proprio comando operativo nei bunker sotterranei dell’aeroporto militare Francesco Baracca di Centocelle (Roma), da dove già sono coordinate tutte le missioni estere italiane.

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