Unioni civili, si procede senza la Stepchild Adoption. Mondo gay in rivolta

Il Governo ha trovato un accordo per superare l’impasse sulle unioni civili. L’intesa è stata raggiunta togliendo dal decreto legge Cirinnà l’ultima parte dell’articolo tre e l’intero articolo 5, quello sulla Stepchild Adoption.

Si chiama pacchetto Lumia l’insieme di leggi sulle unioni civili nate dall’accordo, nel quale si riconoscono i principi e i diritti per le coppie gay, compresa la reversibilità, ma senza riferimenti all’istituto del matrimonio e senza la Stepchild Adoption, ovvero la possibilità di un partner di adottare il figlio del compagno. Monica Cirinnà ha accettato il compromesso, insieme al capogruppo del Pd Luigi Zanda, questo il commento della senatrice su Twitter.

Hanno svenduto i nostri figli per un accordo politico, come potranno d’ora in poi guardarsi allo specchio?” Questa la dura reazione di Marilena Grassadonia, presidente delle Famiglie Arcobaleno, insieme a lei deluse le associazioni Lgtb, Arcigay e Rete Raimbow che considerano la stelpchildadoption il cuore della riforma sulle unioni civili. Profonda delusione anche per Gabriele Piazzoni, segretario dell’Arcigay, “è come scrivere le leggi a tutela dei bambini con l’orco…” ha dichiarato.

La preoccupazione più grande per il mondo gay è che dopo l’accordo, la legge sulle adozioni venga dimenticata. “Dovendo scegliere tra il tutto mai e un pezzo oggi è meglio fare un pezzo oggi, altrimenti il rischio è la paralisi“. Con queste parole il presidente del Consiglio, Matteo Renzi commenta l’accordo ai microfoni di Rtl 102.5 e promette che entro la settimana la questione sulle unioni civili verrà chiusa, sottolineando le colpe del Movimento Cinque Stelle, accusato di aver cambiato idea all’ultimo. Oggi i parlamentari cinque stelle, Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio e Roberto Fico passeranno al contrattacco riproponendo le accuse al Pd sull’emendamento canguro.

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