Mai più morte o sfruttamento. Le parole del Papa a Ciudad Juarez per i migranti messicani

Ieri sera a Ciudad Juarez Papa Francesco ha presieduto la prima Messa celebrata al confine tra Messico e Stati Uniti, un atto simbolico che pone l’attenzione sulle migliaia di persone che ogni giorno tentano di oltrepassare la rete metallica per emigrare negli Stati Uniti.

Da una parte la frontiera con gli Usa, dall’altra parte il Messico e in mezzo Papa Francesco insieme ai fedeli di entrambi i paesi, divisi dalla rete metallica che separa i due stati.
Mai più morte e sfruttamento! C’è sempre tempo per cambiare, c’è sempre una via di uscita e un’opportunità, c’è sempre tempo per implorare la misericordia del Padre“. Queste le parole del Pontefice pronunciate sul palco a soli 80 metri dal muro di divisione. Una Messa quella di Bergoglio, dedicata a tutte le vittime delle violenze.

La crisi umanitaria che negli ultimo anni ha causato la migrazione di migliaia di persone non si può ignorare – ha aggiunto il Papa – questa crisi, che si può misurare in cifre, noi vogliamo misurarla con nomi, storie, famiglie. Sono fratelli e sorelle che partono spinti dalla povertà e dalla violenza, dal narcotraffico e dal crimine organizzato. Dopo l’incontro di ieri con i giovani nella capitale messicana Città del Messico, Francesco si è rivolto nuovamente a loro, definendo i ragazzi vittime di un sistema malato e di ingiustizie. “C’è sempre tempo per cambiare.” Ha concluso il Papa e infine al termine dell’omelia ha pregato con i fedeli al di là del confine Usa:”Grazie, fratelli e sorelle a El Paso – ha aggiunto -, per farci sentire una sola famiglia e una sola comunità cristiana“.

Oggi è l’ultimo giorno di viaggio in Messico per Papa Francesco, il suo rientro in Vaticano è previsto per il primo pomeriggio di domani, venerdì 19 Febbraio. Questo il tweet con cui Francesco ha voluto ringraziare tutti i messicani che in questi giorni l’hanno accolto e seguito nelle tappe del viaggio.

Foto by Twitter

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