Il Giorno del Ricordo. Tutti gli eventi per ricordare le vittime delle foibe

Il 30 marzo 2004, il Parlamento Italiano ha riconosciuto il 10 febbraio come il Giorno del Ricordo, per celebrare e ricordare le vittime di una tragedia dimenticata, quella degli Istriani, dei Fiumani e dei Dalmati che nel secondo dopoguerra vennero uccisi nelle Foibe e costretti all’esodo dalle loro terre. Oggi finalmente dopo anni d’oblio i parenti delle vittime possono ricordare i loro cari, assassinati spesso con l’unica colpa d’essere italiani.

In tutte le scuole del paese, di ogni ordine e grado sono previste iniziative volte a ricostruire la tragedia e gli eventi che costrinsero centinaia di persone a lasciare la loro terra. Testimonianze dovute che sono state negate in passato, ma che la nuova coscienza della società italiana pretende di ascoltare. Alle 11.00 a Palazzo Madama è prevista una celebrazione del Giorno del Ricordo e sarà il Presidente del Senato, Pietro Grasso insieme alla Presidente della Camera, Laura Boldrini a presentare la commemorazione, insieme ad altri ministri e alle associazioni delle vittime.

Ospiti speciali il Coro del Liceo Scientifico e Musicale Marconi di Pesaro che canterà l’Inno Nazionale, proseguendo con il Va, Pensiero di Verdi, inno dedicato a tutti gli esuli costretti a lasciare la propria patria. Infine il Presidente Grasso e il Ministro Stefania Giannini premieranno, nel corso della cerimonia, le scuole vincitrici del Concorso nazionale “10 Febbraio. Identità e memoria“, organizzato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

Questo quanto organizzato dal Governo italiano per il Giorno del Ricordo, in tutta la penisola ci saranno eventi e incontri per ricordare le vittime e a Trieste e in molti paesi del Friuli Venezia Giulia, luoghi della tragedia, già da diversi giorni si svolgono numerose iniziative come mostre, concerti e cerimonie ufficiali a cui la cittadinanza partecipa in maniera molto sentita. Tutto questo per cercare di riportare alla luce una storia drammatica che sembrava essere stata dimenticata.

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