Grecia, Varoufakis attacca: “Renzi hai perso l’anima e non ti sei liberato di me!”

Aspro botta e risposta tra Matteo Renzi e l’ex ministro dell’economia greco Varoufakis: l’ellenico ci va giù pesante dopo che il premier italiano aveva esternato in maniera “colorita” il proprio sollievo dall’uscita di scena dell’ex braccio destro di Tsipras.

Tutto è iniziato nella serata di ieri, quando, durante la relazione nella direzione del Pd, il primo ministro aveva preso a polemizzare, a suon di battute, contro Yanis Varoufakisdimessosi il 6 luglio, portandolo come esempio di fallimento politico.  Per Renzi era un utilizzo di un episodio strumentale a un tema “caldo” nostrano: le scissioni.

Le scissioni funzionano come minaccia non al momento elettorale. Per usare un tecnicismo, anche sto Varoufakis se lo semo tolti. Chi di scissioni ferisce, di elezioni perisce”. Una battuta delle tante, rivolta ai bersaniani, e non certo destinata ai giornali internazionali. A mister Varoufakis, però, queste parole non sono piaciute molto. Così direttamente dal suo blog, ha deciso di dare la propria risposta a quelle battute, narrando retroscena politici sulle trattative tra la Grecia, i suoi creditori e l’UE.

Sotto una fortissima pressione da parte dei leader europei, tra cui il signor Renzi (che ha rifiutato di discutere in modo ragionevole le proposte della Grecia) il mio primo ministro, Alexis Tsipras, è stato sottoposto il 12 e 13 luglio a un bullismo insopportabile, a ricatti e a pressioni disumane. Il signor Renzi ha svolto un ruolo fondamentale con la sua tecnica del ‘poliziotto buono’ basata sulla narrazione del ‘se non cedi ti distruggeranno, per favore digli di sì'”, ha scritto Varoufakis.

L’ex ministro delle finanza di Atene ha poi aggiunto: “Puoi gioire quanto ti pare del fatto che non sia più né membro del governo greco né nel Parlamento. Non pensare di esserti “sbarazzato” di me. Io sono politicamente vivo e vegeto, cosa che molte persone mi ricordano quando cammino per le strade nel vostro bel Paese. Quello di cui ti sei sbarazzato, partecipando lo scorso luglio a quel colpo vile contro Alexis Tsipras e la democrazia greca, è stata la tua integrità di democratico europeo. E forse anche della tua anima. Per fortuna questo processo non è irreversibile, ma occorre fare seriamente ammenda. Non vedo l’ora di vederti tornare tra le fila dei democratici europei“.

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