Marino e la sua nuova giunta bis: quattro nomi per un rilancio?

Marino dia un segnale, presenti progetti credibili“. Così oggi il presidente del Consiglio Matteo Renzi dalla prima pagina de Il Messaggero si è rivolto direttamente al sindaco capitolino. “Il Pd continua ad appoggiarlo ma lui dimostri di saper governare“, è la sintesi della lettera aperta del Premier. E mentre Alessandro Gassmann lancia #Romasonoio invitando tutti i romani a ripulire il loro angolo di strada, Marino “dismette” l’intera giunta e tra sostituzioni e nuove nomine dà il primo segnale: un rimpasto per il rilancio.

Il sindaco della Capitale prova dunque a uscire dall’angolo politico in cui il caos amministrativo, gli scioperi, i disservizi e il degrado di Roma lo hanno confinato. “Cambiare Roma: due fasi, un solo obiettivo“. Questo lo slogan scelto da Marino per presentare la sua nuova giunta. La squadra di Governo è stata definita nei dettagli nella notte quando è stato sciolto anche il nodo legato all’assessorato ai Trasporti; di poco fa l’ufficializzazione delle quattro nuove nomine. Ai Trasporti Stefano Esposito: l’esponente Pd noto per le sue posizioni contro i No-Tav prende il posto del dimissionario Guido Improta. Per il parlamentare ed ex assessore dei conti dell’era Veltroni, Marco Causi doppio incarico: prenderà sia il posto del vendoliano Luigi Nieri alla poltrona di vicesindaco che l’assessorato al Bilancio lasciato da Silvia Scozzese. Al Turismo Luigina Di Liegro, nipote del fondatore della Caritas diocesana, mentre Marco Rossi Doria va alle Periferie.

Il neo assessore Stefano Esposito ha così commentato il suo nuovo incarico: “La scelta è stata fatta a tre: da Marino, Orfini e Renzi. Hanno scelto me forse perché bisognava dare un segnale politico rilevante. Il mio nome va visto in accoppiata con Causi. Sono vicepresidente della commissione Trasporti ed ero in commissione ad Ostia. Potrebbe avere influito. Da sempre mi occupo di Trasporti e c’era bisogno di una figura forte“. Il senatore del Pd, infatti, già commissario del partito a Ostia, è costretto a vivere sotto scorta dopo le minacce ricevute dai clan del litorale. Significativa è dunque la scelta di far ricoprire proprio a Esposito la delicata casella dei Trasporti in un momento drammatico per metro e bus a Roma, dopo la scelta dovuta di Marino di scoperchiare il cda dell’Atac, chiedendo a Improta di farsi da parte.

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