Frana in Indonesia: nell’isola di Giava si contano 12 vittime

Dodici persone sono state uccise in Indonesia a causa di una frana innescata dalle piogge torrenziali che si sono scatenate nella principale isola dell’arcipelago: Giava.

Il portavoce dell’agenzia nazionale per la gestione delle catastrofi, Sutopo Purwo Nugroho ha dichiarato che la frana è avvenuta dopo un pesante acquazzone nella notte tra sabato e domenica scorsi. Verso le 22:30 il crollo di una collina ha investito il villaggio di Tegal Panjang, vicino alla città di Sukabumi, nella provincia di Giava Occidentale. Undici case e una strada sono state travolte e sepolte dall’enorme massa di terra. Dopo la frana gli abitanti delle case limitrofe sono stati fatti evacuare dal villaggio: in 300 hanno dovuto abbandonare la propria casa per rifugiarsi altrove.

Soldati, volontari e poliziotti sono stati impegnati nella ricerca delle persone scomparse sotto le macerie delle case danneggiate. L’operazione è stata inizialmente interrotta, come riferiscono i media locali, a causa delle pessime condizioni climatiche. Le attività di soccorso, anche se rese molto difficili da ulteriori intensi rovesci che si stanno abbattendo sulla zona, sono poi riprese, permettendo il ritrovamento dei corpi delle ultime vittime. Ad ora l’ultima salma, la dodicesima, è stata rinvenuta ad un giorno di distanza dall’incidente.

Solo solo tre i mesi che separano la tragedia di ieri dalla catastrofe del dicembre 2014 che aveva strappato la vita a 56 persone coinvolgendo un altro villaggio nel centro dell’isola di Giava. Frane innescate da forti piogge e inondazioni sono frequenti in Indonesia durante la stagione delle piogge. L’agenzia stima che circa in 125 milioni di persone, ovvero la precisa metà degli abitanti del Paese, vive in zone di rischio. Il vasto arcipelago indonesiano è un’area del globo terrestre spesso soggetta a catastrofi naturali, è infatti frequentemente colpita da terremoti ed eruzioni vulcaniche. Gli smottamenti dovuti alle forti piogge si verificano soprattutto nella stagione dei monsoni, tra ottobre e aprile.

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